Corso per Professionista Olistico Relazionale

Master Meditazioni Immaginative Evolutive del Metodo Ihbes®


Nel processo di Formazione dell’Accademia di Tara, hanno una parte importante le Meditazioni Evolutive Immaginative del Metodo Ihbes® in quanto racchiudono in esse la sintesi del Percorso e ne amplificano il radicamento e la comprensione.

Per questo motivo abbiamo pensato di ricondurne l’insegnamento ad un vero e proprio Master.

 

Un progetto ambizioso, che nasce dalla consapevolezza per il Benessere che si manifesta nel corpo e nella mente, in seguito al cambiamento di Vibrazione e di Coscienza, generati dalla capacità di fluire, di accoglierci e di amarci.

 

Queste Tecniche di Meditazione attraverso suggestioni, percezioni ed immagini restituiscono innate qualità sensoriali, istintive, evocative, parti da ricordare e rieducare fondamentali ad uno sviluppo della Coscienza che va ben aldilà dei limiti conosciuti che ci lasciamo spesso imporre dalla società.

 

La Tecnica, oggetto della Formazione, è necessaria a dare fluidità di tutto il lavoro evitando quelle dissonanze cognitive che possono interrompere e rendere vana la qualità della Tecnica proposta..

E’ di fondamentale importanza comprenderne ogni passaggio, dare il giusto valore ad ogni pausa, sentire la cura della  parola, nella sua meravigliosa sintesi.

L’obiettivo che si vuole ottenere con una Meditazione Immaginativa deve essere chiaro e seguire un filo conduttore, dall’inizio sino alla fine, dando il tempo necessario alle parole di trasformarsi in immagini, percezioni, emozioni e infine sentimenti

 

Nel Master si svilupperanno competenze avanzate di conduzione di un gruppo di meditazione. Particolare attenzione sarà dedicata a come accogliere le condivisioni dei partecipanti dopo la Meditazione stessa.

Le capacità relazionali di chi conduce serviranno a valorizzare l’esperienza di ogni partecipante, che sarà sempre diversa per ognuno, trasformandola in una novità assimilabile, una comprensione nuova in grado di portare realmente un beneficio nella vita.

 

Già nella preparazione di questi Percorsi Evolutivi si sviluppano quelle qualità animiche che generano un'alchimia trasformativa, nella continua ed emozionante Crescita Personale che accomuna tutti.

 

Durante tutto il Master avrai l'opportunità di scrivere e proporre al gruppo le tue Meditazioni, ricevere feedback e supervisione nella ormai consolidata modalità di Formazione Esperienziale dell'Accademia di Tara.


Come costruire una Meditazione Visualizzata Immaginativa - DA RIVEDERE

Tecniche di Meditazione Immaginative Evolutive Ihbes® - (M.i.e.i)

Sono un evoluzione delle tecniche descritte precedentemente e richiedono una competenza avanzata, finalizzata alla ricerca di un’ascolto sempre più intenso e funzionale, una Meditazione da portare nella vita ogni giorno, con risultati tangibili.

 

Le M.i.e.i sono un efficace strumento per ridurre lo stress, l’ansia, superare paure, migliorare prestazioni mentali e fisiche e generare i cambiamenti desiderati. 

Con le M.i.e.i si può arrivare ad un momento di intimità con noi stessi molto profondo.

Nel movimento meditativo posso rendere il corpo partecipe di ciò che accade, questo ci insegna a liberare le emozioni, a lasciare andare le rigidità, l’imbarazzo, ad integrare le parti di noi in conflitto, accogliendole.

A trasformare idee fisse in nuove prospettive, rispetto ai vissuti del passato.

Infine a radicare portando nella vita, nuove comprensioni, nuovi paradigmi.

In questo modo non fuggo, non esulo dal corpo, ma ne faccio uno strumento fondamentale, in grado di sostenere le emozioni e le situazioni della vita, in un processo fluido e più consapevole.

 

Attraverso la Meditazione Immaginativa consapevole è possibile riprogrammare l’inconscio in maniera positiva, migliorare lo stato di salute e raggiungere un maggiore benessere.

Possiamo richiamare alla mente ricordi di eventi, luoghi e sensazioni fino a percepirli con i sensi proprio come se fossero reali.

 

Il beneficio viene così amplificato e mantenuto per più tempo, diventa una novità assimilabile.

Arrivare al proprio Sé è in fondo proprio il sentire l’unione delle nostre parti, accogliendo e integrando, possiamo percepirne la forza, l’unicità e la bellezza.

 

Nonostante il nostro cervello sia in grado, tramite specifici neuroni, di distinguere l’immaginazione dalla realtà, immaginare una tazzina di caffè, anche ad occhi chiusi, attiverebbe la nostra corteccia visiva, proprio come quando la tazzina è realmente davanti ai nostri occhi. 

E’ consolidata la teoria secondo cui un’immagine mentale, può influenzare i nostri sensi tanto quanto un’immagine reale.

 

Creare delle immagini nella mente non è un modo per staccarsi dalla realtà. 

La Meditazione Immaginativa deve avere degli obiettivi precisi.

E’ una tecnica consolidata per aiutare ad affrontare le difficoltà quotidiane con il giusto atteggiamento e può permettere il raggiungimento di obiettivi importanti.

Le tecniche immaginative, attraverso l’uso della suggestione agiscono sul tono muscolare e sul sistema nervoso, possono generare reazioni fisiche di rilassamento o di attivazione, originare intuizioni, stimolare la creatività, aumentare il senso di auto-efficacia.

L’immaginazione è un ingrediente fondamentale nei processi creativi.  

E’ importante ricordare che quando visualizziamo stiamo dando un ordine al nostro inconscio.

Il mondo interiore si esprime attraverso immagini più che tramite parole. Imparare a decifrare questo linguaggio è importante per vivere al meglio e realizzare se stessi. 

 

Il cambiamento di Coscienza avviene in noi quando, elaborando i nostri vissuti, li portiamo in luce, osservando da diverse prospettive, riusciamo a comprendere quanto siano stati fondamentali a fare di noi ciò che siamo oggi.

Permettendoci una ricerca profonda, riconosciamo le nostre emozioni che hanno generato, dando loro un nuovo spazio nella consapevolezza, le  trasformiamo in crescita e in sentimento.

L’amore per noi stessi e per ciò che ci circonda, nasce dalla capacità di riconoscere la bellezza nelle piccole cose.

 

Nel respiro consapevole, si affina la capacità di sentire il corpo, si fa l’esperienza di esistere, di essere parte di qualcosa di più grande, di un Sé più espanso, che trascende la nostra comprensione e amplifica il campo energetico del cuore.

 

L’esperienza viene così ampliata in tutto il nostro essere e ci permette di trasformare un’idea fissa, una proiezione mentale del nostro quotidiano.

L’esperienza ha un enorme valore, va a smontare anni di credenze limitanti, se si fa esperienza, si può più facilmente permettere, di immaginare un cambiamento.

Così attraverso l’immaginazione rendiamo possibile qualcosa di diverso, di nuovo.

Come un seme un pensiero cresce in noi, apre nuove sinapsi, ci permette di accedere a spazi di armonia e benessere e di portarli come una rinnovata matrice nella vita.

 

L’IMMAGINAZIONE NELLE M.I.E.I.

Le capacità della nostra mente di portare, attraverso le immagini e la fantasia, un beneficio nel corpo sono ad oggi un mondo ancora molto inesplorato.

Attraverso questa tecnica, possiamo farne una piccola, ma importante esperienza, sapendo di dirigere le nostre vele verso un mare sconosciuto, ma con la grande curiosità di scoprire nuove rotte.

I benefici visti sino ad oggi, sono stati immediati ed evolutivi nel proseguo del percorso.

Un insegnamento che ci arriva da una pratica personale, avrà il valore di essere sempre unica per ognuno e potrà essere ulteriormente personalizzata ed ampliata, sia in gruppo che in singola sessione.

 

RIVISITATO

 

Tipi di M.i.e.i

Esistono due tipi di questa Tecnica di Meditazione il primo, le M.i.e.i statiche sono propedeutiche al secondo, le M.i.e.i cinestetiche.

Nelle prime il partecipante rimane fermo e semplicemente immagina di fare quanto descritto dalla voce guida, nelle seconde il partecipante è invitato a fare, rimanendo sempre nello stesso posto, i movimenti e le azioni descritte dalla voce guida.

Si partirà nel trasmettere esercizi semplici di visualizzazione da seduti, per poi amplificane le esperienze attraverso il movimento del corpo, quando ci saranno le condizioni adatte.

Le persone che iniziano devono prima riuscire ad acquisire una maggiore confidenza con il proprio corpo, libero da imbarazzo e resistenze, per poter arrivare ad un movimento sempre più spontaneo e naturale.

Va da sé che le tecniche avanzate potranno essere quasi una danza espressiva, che coinvolgerà tutto il corpo, anche attraverso il suono della propria voce.

Con il fine di portare in noi, benessere, armonia, presenza, traendo insegnamento dalle immagini della natura, o dagli archetipi con i quali, attraverso il racconto, si entra in contatto.

 

Fasi di una M.i.e.i:

·      obiettivo della Tecnica (qualità che si desidera far acquisire)

·      istruzioni per la Meditazione

·      preparazione alla fruizione

·      stesura del testo

o   verifica della congruità delle azioni proposte

o   canali comunicativi (visivo, auditivo, cinestetico)

o   passaggio dalla immaginazione alla realtà virtuale

·      Conduzione della narrazione

o   fase dell’assimilazione (processo di identificazione)

o   tempo di sedimentazione (silenzio o base musicale)

·      chiusura della Tecnica

·      condivisione e restituzione

 

Obiettivo della M.i.e.i

Ci si possono porre molto obiettivi: rilassamento, aumento delle capacità di ascolto, elaborazione di un vissuto, integrazione di una parte, acquisizione di determinate qualità, cura di una parte del corpo ecc. ecc.

L’obiettivo deve essere chiaramente dichiarato nell’introduzione alla Meditazione stessa.

Es.”In questa esperienza voglio muovermi con te nello spazio degli elementi della Natura.

Come un’onda in risonanza, come un fluire, come uno scambio, per apprendere, per interiorizzare e radicarne le qualità.”

 

istruzioni per la Meditazione

Prima di iniziare la Sessione di Meditazione è importate dare delle chiare istruzioni:

·      descrivere l’obiettivo che la M.i.e.i si propone

·      spiegare l’utilità e il fine della fase di movimento spontaneo dando le indicazioni del caso

·      ricordare il tipo di respiro che verrà usato e verificare che i partecipanti siano in grado di utilizzarlo

·      chiarire se si farà una tecnica statica o cinestetica e predisporre il setting di conseguenza

·      verificare che le istruzioni siano state correttamente comprese

 

Preparazione alla fruizione

Non possiamo più pensare che il corpo sia slegato dai processi della mente, non lo è mai stato e mai lo sarà, per questo nel Metodo Ihbes® ha così tanta importanza la capacità di conoscerlo a fondo e di muoverlo liberamente.

Amplificando i movimenti lo si rende flessibile, fluido; attraverso il respiro si aumenta l’intensità delle percezioni, accogliendo le emozioni si radica l’esperienza. Si impara così a sentirlo, a percepirne le tensioni e a lasciarlo esprimere liberamente.

 

La confidenza con il corpo e la capacità di muoverlo senza inibizioni e imbarazzi è un obiettivo comune a tutte le M.i.e.i

Pertanto ogni Meditazione sarà preceduta da tempo di circa 20 minuti in cui sono proposti 3/4 brani musicali che saranno scelti tenendo conto dei partecipanti, del risuonare del Campo, della situazione, dell’obiettivo.

Attraverso il movimento spontaneo (dove per spontaneo si intende lasciare che il corpo si muova non tanto a tempo di musica, ma soprattutto in base all’esigenza che sorge spontanea nel momento) si potranno sciogliere le tensioni, i blocchi emotivi, le resistenze.

Durante questo momento di preparazione sarà necessario intervenire sostenendo la presenza al respiro, con il chiedere di ampliare il movimento, di permettere al corpo di fare movimenti inusuali e creativi, non ripetitivi rispettando comunque le resistenze di ognuno, ma invitando gentilmente a una sempre maggior fluidità e piacevolezza.

 

Il movimento spontaneo con la musica ha un grande potere: muovendo il corpo si aiuta la mente ad essere meno rigida, ad aprirsi a nuove possibilità rendendo possibile la destrutturazione inconscia di informazioni precedenti: non muoverti, stai composta, così non si fa, così non va bene ecc. ecc.

 

Stesura del testo

La competenza di creare questo tipo di meditazione immaginativa si genera attraverso l’attenzione ai particolari della tecnica, nei tempi di ascolto, nei tempi di silenzio e assimilazione.

Per essere efficace una Meditazione Immaginativa deve rappresentare un processo che gradualmente coinvolga mente, corpo, percezione ed emozioni.

All’attenta scelta delle parole che a volte evocano archetipi, suggestioni, o percezioni che dalla mente arrivano al corpo o dal corpo alla mente.

Il suono di ogni parola viene curato, attraverso una regola armonica diventa immagine, percezione e movimento.

Quando ti proponi di scrivere la tua meditazione immaginativa, fa che sia già dentro di te ciò che vuoi trasmettere, seguine semplicemente il filo, non sempre ti ritroverai dove ti eri aspettata di arrivare, a volte lasciati sorprendere.

Ma sempre, quelle immagini che trasmetterai attraverso le parole, dovranno essere state tue, attraverso quello “stare in ascolto”, della vita, della natura, delle emozioni.

Cura attentamente, ma lascia a chi ti ascolta la possibilità di creare la sua personale esperienza. Accadrà veramente una magia, ognuno riceverà ciò che in quel momento è bene per lui.

Non ti aspettare che sia uguale per tutti, che ognuno prenda sempre il massimo, questi sono piccoli semi che crescono nella Terra della Coscienza.

Tu getti semplicemente un seme, uno tra i tanti.

Particolari cui prestare attenzione:

·      verifica che ci sia la massima congruità delle azioni proposte, evita pertanto che durante la narrazione il partecipante si debba farsi delle domande rispetto a come muoversi nella sua personale rappresentazione della storia. Qualunque dubbio o scelta che dovesse fare lo riporterebbe al ragionamento logico con la perdita del potere della suggestione offerta.

·      utilizza tutti i canali comunicativi (visivo, auditivo, cinestetico) proponendo esperienze descritte come visioni, suoni o percezioni

·      lascia la partecipante la personalizzazione della narrazione

·      nel caso di una M.i.e.i cinestetici cura il passaggio dalla immaginazione alla realtà virtuale, cioè fai in modo che sia semplice eseguire i movimenti proposti

 

Conduzione della narrazione

·      fase dell’assimilazione (processo di identificazione)

·      tempo di sedimentazione (silenzio o base musicale)

 

 

Chiusura della Tecnica

E’ necessario portare particolare attenzione a questa fase della Meditazione

…….

 

Alcune indicazioni:

·      Inizia con il rilassamento: necessario sempre un momento che può essere anche di 20 minuti, nel quale si invita al movimento libero di tutto il corpo, con la musica.

le immagini interiori affiorano quando il corpo e la mente sono libere da tensioni.

·      L’emozione è il motore della Meditazione Immaginativa.  L’immagine mentale per essere efficace deve attivare le emozioni e i sensi.

·      Le immagini interiori non sono solo visive: c’è chi visualizza meglio attraverso le sensazioni piuttosto che con le immagini. Cura pertanto di stimolare con le tue parole e con la musica tutti i canali comunicativi compreso olfatto e gusto.

·      La Meditazione Immaginativa non è un modo per fantasticare, per essere efficace va ancorata alla realtà. In alcuni casi è possibile partire da un esperienza quotidiana della persona.

·      Riporta spesso l’attenzione al respiro per aumentare percezioni , sensazioni ed emozioni.

·      Abbi molta cura di fare pause nella narrazione sufficienti per la sedimentazione del vissuto

·      Cura il movimento, accompagnando la persona a compierlo, anticipandone le resistenze, le timidezze, accogliendone le difficoltà, rispettando i tempi di ognuno.

·       

 

Nelle Tecniche di Meditazione Immaginativa del Metodo Ihbes® molte volte viene proposto l’incontro e la riconnessione con elementi della Natura che evocano primordiali memorie, forze e archetipi.

La Natura è Madre e Maestra di Vita, infiniti e preziosi sono i suoi insegnamenti, che  anche attraverso una tecnica di meditazione, possono arrivare a noi.

Possiamo fare veramente esperienza delle qualità della Natura, possiamo farle nostre, con un lavoro di identificazione.

Rispecchiandoci nella sua capacità di trasformare, di lasciare andare, di accogliere, di crescere, di rigenerarsi.

Nei suoni e nei silenzi, diventiamo suono e silenzio.